Unioni e distacchi: intrecci e tagli
Quando il legame con le persone che amiamo è messo alla prova dalle separazioni
due incontri di arte terapia tessile che prendono spunto da due libri
sabato 19 ottobre
Il mantello, romanzo autobiografico di Marcela Serrano (Feltrinelli 2022)
La perdita della sorella Margarita rielaborata da Marcela, creando collage di fotografie e rievocando un mantello a patchwork, grande e caldo come una coperta.
sabato 9 novembre
Corpus Christi, graphic novel, disegnata e ricamata, di Bea Lema (Minimum Fax 2024)
Vera - caregiver sin da bambina - e sua madre Adela.
Un legame tra bisogno di unione e desiderio di separazione, con il cucito come occasione di serenità.
Orario 10.00-16.00
Costo 30 euro a incontro
Il mondo vegetale ci offre preziose metafore poetiche con le quali conoscere e raccontare le nostre vite. Alcuni tessuti hanno origine dalle piante: lino, cotone, canapa sono stati semi, radici, fusti, ramoscelli, si sono nutriti di acqua, terra e sole. Anche noi, come le piante, germiniamo e cresciamo, nutriamo e ospitiamo altre creature.
Nei tre incontri ogni immagine arborea corrisponde a una fase esistenziale, una o più tecniche tessili, uno specifico mondo simbolico.
1 - Semi: infanzia e crescita
inizi-potenzialità-tridimensionalità-infeltrire-imbottire-crevel work-teatro di figura-marottes-prendere vita
quando domenica 11 febbraio ore 10.00-16.00
2 - Tronchi: maturità
pienezza-centratura-dendrocronologia-cerchi degli alberi-pezzotti-strisce cucite in cerchio-spirale-accrescimento
quando domenica 10 marzo ore 10.00-16.00
3 - Radici e rami: bilancio di vita
incontro fra gli opposti-dentro/fuori-sopra/sotto-alto/basso- visibile/invisibile-radicamento nella profondità-raggiungimento dell'immensità-intrecci-macramé-frange-sfilatura-alleggerire-disfare
quando domenica 14 aprile ore 10.00-16.00
costo di ciascun incontro 30 euro
domenica 22 ottobre
Cambio di stagione
e stagione del cambiamento
a cura di Tiziana Luciani
In alcuni romanzi il cambiamento di vita delle loro protagoniste avviene grazie al tessile.
Cucire, ricamare, tessere attivano mutamenti profondi d'anima e di vita. Come accade quando facciamo il cambio di stagione, anticipiamo i tempi ed eliminiamo ciò che non è più significativo. Il cambio di stagione prelude a una stagione di cambiamento.
Anche tu, come quelle protagioniste letterarie, ti senti pronta?
L'incontro di arteterapia tessile ci sosterrà in quest'impresa, con il valido aiuto delle eroine di quei romanzi.
ORARIO 10.00 - 16.00
COSTO 30 euro
mercoledì 27 settembre
IL FILO DELLA VITA
incontro di arteterapia
attorno al libro di Clare Hunter
a cura di Tiziana Luciani
Con un filo possiano provare a ricucire un pezzo di tessuto sociale? E riusciremo, sempre con un filo, a rinsaldare legami familiari, amicali o professionali ormai logori?
Un incontro che, dopo una breve parte dedicata al libro I fili della vita di Clare Hunter (Bollati Boringhieri, 2020), avrà due momenti pratici di creazione.
ORARIO 14.45-19.00
COSTO 30 euro
Trame di vita
settimo ciclo gennaio-marzo 2023
TELA racconto: il nostro corpo e la sua storia tessile
a cura di Tiziana Luciani
Momenti, fasi ed eventi delle nostre vite sono collegati a dei tessuti. La sciarpa avvolta intorno al collo per proteggerci dal freddo e affrontare il mondo, i guanti che colorano le nostre mani e le nostre relazioni, gli assorbenti complici della crescita e dell'identità.
1 - Protezione-collo-sciarpe
quando sabato 28 gennaio ore 10.00-16.00
2 - Relazione-mani-guanti
quando sabato 25 marzo ore 10.00-16.00
3 - Ciclicità-vagina-assorbenti
quando sabato 29 aprile ore 10.00-16.00
costo di ciascun incontro 30 euro
Trame di vita
sesto ciclo aprile-maggio 2022
Senza perdere il filo: penso immagino racconto
a cura di Tiziana Luciani
Tre incontri col-legati da un medesimo intento: non smarrire il filo ovvero il senso di quello che pensiamo, immaginiamo, raccontiamo. Ma, piuttosto, fare in modo che quel filo tenga insieme saldamente noi e il nostro mondo interiore. Perché è da quella tenuta, che a volte può essere provvisoria come una imbastitura, che deriva la nostra serenità.
1 - Pensieri che filano (Penso)
La parola pensiero deriva dal latino “pensum”: pesare e si riferisce alla quantità di lana grezza che le filatrici ripulivano dalle impurità, dipanavano e filavano. Pensare è trasformare una massa grezza in un filo duttile, con il quale si può realizzare qualcosa di nuovo. E così faremo: trasformeremo dei consistenti ciuffi di lana in pensieri che filano, sottili e vitali.
quando sabato 2 aprile ore 10.00-16.00 costo 30 euro
2 - Storie morbide (Immagino)
Trame di vita
quinto ciclo settembre-novembre 2021
Fili di parole: poesie e tessuti
a cura di Tiziana Luciani
Il linguaggio poetico si è sempre servito di metafore tessili, per rendere le gioie e i tormenti, le speranze e le tribolazioni dell’animo umano. Dai “cuori di panno” di Emily Dickinson sino alla “sorte aggomitolata tutta intorno al Signore” del Salmo 37. In tre appuntamenti dipaneremo dei fili di parole, poetici, evocativi, benefici.
1- Parole di filo
Partiremo da una serie di poesie nelle quali i rifermenti al tessile sono ben presenti, e creeremo singolarmente una composizione di fili, stoffe e tessuti, relativa ad una di queste poesie. Quindi nel primo incontro le parole poetiche ispireranno la nostra creazione tessile.
quando sabato 25 settembre ore 10.00-16.00 costo 30 euro
2 - Tessuti parlanti
Scriveremo individualmente una poesia, ispirata da un’opera tessile da noi realizzata. Quindi nel secondo incontro dalla creazione tessile, dalla sua presenza tattile e visiva, scaturiranno le parole poetiche.
quando sabato 16 ottobre ore 10.00-16.00 costo 30 euro
3 - Gomitoli di preghiere
Leggeremo testi poetici, ricchi di spiritualità. Da questi, e con questi, comporremo delle preghiere fatte di parole e di poesia, di fili e di tessuti. Preghiere da rivolgere a chi desideriamo raggiungere con il nostro cuore. Quindi nel terzo incontro creazione tessile e parole poetiche interagiranno fra loro contemporaneamente.
quando sabato 20 novembre ore 10.00-16.00 costo 30 euro
Trame di vita
quarto ciclo settembre-dicembre 2020
Tessuti favolosi
a cura di Tiziana Luciani
Tre fiabe nelle quali gli abiti sono i protagonisti, insieme a delle eroine che ci somigliano tanto. Tre incontri per ricreare a modo nostro, con tutta la bellezza della nostra imperfezione, l’emozione che quegli indumenti fantastici hanno suscitato in noi.
1- Grembiule da sera
La parola grembiule deriva da “grembo”, la parte più femminile del nostro corpo. E un grembiule proprio lì ci protegge, ma anche ci copre. Quello indossato da Cenerentola ci fa pensare al suo ruolo subordinato ed emarginato. Ma dal polveroso grembiule della sguattera, come per magia possiamo giungere all’abito scintillante da principessa. Grazie alla forza della trasformazione, attivata dal riconoscimento del proprio desiderio. Il laboratorio è una buona occasione per mutare il nostro grembiule di tutti giorni, e cioè una quotidianità un po' logora e grigia come cenere, in una affermazione di noi stesse, del nostro splendore setoso e cangiante.
quando sabato 12 settembre ore 10.00-16.00 costo 30 euro
2- Mai più in-visibili
In "Pelle d'asino", ma anche nella fiaba romana "Maria de legno", e in quella egiziana "La principessa vestita di cuoio", le protagoniste sfuggono ad affronti ignominiosi, abbandonando tutto e tutti, infilandosi dentro o sotto abiti che le mortificano. Così facciamo in certe situazioni difficili, perché anche con quello che indossiamo possiamo distogliere lo sguardo da noi, renderci inguardabili e farci invisibili. Ma, come in "Pelle d'asino", tre nostri abiti incredibilmente belli ci rammentano di che meravigliosa stoffa siamo fatte! Ricreeremo i tessuti che velano e nascondono e quelli che svelano e mostrano. Per ritrovare la nostra visibilità.
quando sabato 10 ottobre ore 10.00-16.00 costo 30 euro
3- Oltre l'armadio
Ne "Le Cronache di Narnia" di C. S. Lewis, Lucy, una bambina,
scopre un grande armadio pieno di cappotti e pellicce, che nasconde al suo interno la porta verso un mondo fantastico, dove si impara ad esser se stessi. Come potrebbe essere il nostro armadio magico? Conterrà stoffe mai viste e toccate? Sarà lo spazio che, attraverso gli abiti che contiene, e quelli che potrebbe contenere, ci introdurrà a nuove parti di noi.
Parti che ci incuriosiscono come un abito non ancora mai indossato, ma che promette di starci bene. Sarà l'armadio in cui riscoprire nostre risorse dimenticate, come vestiti che non ricordavamo più di avere, dai quali togliere le palline di naftalina e ai quali far prendere aria…
"Certo - pensa Lucy - sembra chiuso, ma un tentativo si può fare…"
quando sabato 20 febbraio 2021 ore 10.00-16.00 costo 30 euro
Trame di vita
terzo ciclo maggio ottobre 2019
a cura di Tiziana Luciani
1.Racconti di stoffa
In letteratura, ma anche nell’arte, ci sono tanti meravigliosi tessuti che contengono storie. Dalla coperta del bambino, descritta in versi da Robert Louis Stevenson, alla "Tenda della balia Lugton" di Virginia Woolf. Ma anche Elena che, scrive Omero nell’Iliade,“lavorava una grande tela, doppia, colore di porpora, e sopra vi tesseva le imprese che Troiani, domatori di cavalli e Achei, dalle corazze di bronzo compiono, soffrendo per lei nella guerra di Ares”.
In questo laboratorio potremo creare un racconto, a partire dai disegni di varie stoffe, integrando parti diverse, intervenendo con colori per tessuti. Per poi narrarlo, questo racconto, alla maniera dei vecchi cantastorie che, sulla pubblica piazza, un tempo srotolavano il canovaccio della loro rappresentazione.
quando domenica 26 maggio
ore 10.00-16.00
costo 30 euro
2. Fili spinati e morbidi filati
Nel nostro presente si evoca, con protervia, il filo spinato, invenzione che ebbe uso massiccio in Europa, durante la prima guerra mondiale. Il filo spinato è un filo che taglia, come in un incubo. Un filo che ferisce e che esclude, quando, lo sappiamo, la missione d’ogni filo che si rispetti al contrario è: riunire, rammendare, suturare…
Anche nelle nostre esistenze ci sarà capitato di sentirci o di essere esclusi da qualcuno o da qualcosa. In quei momenti, forse, l’essere accolti, ce lo siamo immaginato avvolgente come una coperta, confortevole come uno scialle, necessario come una sciarpa. Perché la bene-volenza può essere efficacemente rappresentata da morbidi filati. Nel laboratorio intrecceremo i fili dell’esclusione con quelli dell’inclusione. Augurandoci sempre che i primi siano poca cosa, rispetto all’abbondanza dei secondi.
quando sabato 1 giugno
ore 10.00-16.00
costo 30 euro
3. Fili tesi
Anche con fili e tessuti possiamo dire "no" a qualche cosa che non ci piace. Esprimere un'opposizione, una protesta e una proposta che riguardino temi collettivi o personali.
Nella prima parte del laboratorio affronteremo:
Il tessuto sociale
Scriveva il filosofo Giamblico "Colui che agisce ingiustamente provoca una lacerazione nel tessuto vitale dell'universo". Il tessile può raccontare il mondo, ma anche prendere posizione rispetto ad avvenimenti storici, a situazioni sociali. Nell'incontro ciascuno realizzerà un'opera tessile per dire la sua, in piccolo, su qualcosa di grande.
Nella seconda parte il tema sarà:
Tirare una coperta troppo corta
È un’efficace metafora di come ci sentiamo quando ci sembra di non bastare, di non riuscire a soddisfare tutte le richieste che ci vengono fatte.
Realizzeremo questa coperta, dandogli la possibilità di "parlare". Un bel modo per attenuare le ansia da prestazione, e lo stress da eccessivo impegno.
E chi non li patisce?
quando sabato 26 ottobre
ore 10.00-16.00
costo 30 euro
Trame di vita
secondo ciclo marzo maggio 2018
Tre incontri di arte terapia tessile
a cura di Tiziana Luciani
Il nostro linguaggio è colmo di metafore legate al mondo della tessitura.
Fra il narrativo e il tessile ci sono delle parole condivise.
Textum in latino è il tessuto. Poi c’è la trama che sta in una stoffa ma anche in un libro o in un film, e il filo del racconto che percorre un romanzo. A volte sentiamo che la nostra vita è fatta come un patchwork di tanti pezzetti di stoffe differenti. E capiamo che il nostro compito è tenerli insieme, con ago e filo, cercando il più possibile di armonizzarne i colori. Impariamo a riparare gli strappi, ma anche a buttare via ciò che è logoro e sbiadito, ciò che non vale più la pena di rimediare.
La vita è strettamente collegata agli intrecci. Forse per questo continuiamo a rappresentarli e a intrecciare fili e incontri con altre persone con le quali sentirci col-legati da invisibili trame comuni che ci fanno sentire parte di un senso di vita, di un progetto condiviso.
"Mille fili mi (e ci) legano qui" scriveva Etty Hillesum.
Tre gli incontri di arte terapia tessile proposti nei quali dare spazio e tempo alle modalità di cura che fili e tessuti ci hanno, da sempre, regalato.
Sono per tutti e per tutte. Non si richiedono abilità particolari, solo il piacere della condivisione.
Costo Incontro singolo: 30 euro (comprensivi di tessera associativa)
Tre incontri: 80 euro (comprensivi di tessera associativa)
Maria e le altre
manufatti manurifatti
Dietro a ogni manufatto ci sono le mani che l'hanno realizzato. Mani di una persona, che rispondono alla sua testa e dialogano con il suo cuore. I manufatti tessili delle donne - una delle tante di nome Maria? O chissà di quale nome - conservano tracce delle loro autrici, ci parlano di loro.
Nel laboratorio entreremo in rapporto con lavori fatti a maglia, all'uncinetto, a macramè, a tombolo, al telaio, ricamanti... Ne sceglieremo uno e cercheremo di immaginare la bambina, la ragazza o la donna che l'ha realizzato. Chi era? Quali i sentimenti, le emozioni mentre o faceva?
E così dalla trama del tessuto si dipanerà la trama di una storia. Poi "dialogheremo" con il manufatto scelto, modificandolo e creandone uno tutto nostro. E intregremo il nostro racconto con un un oggetto manuale originale e unico.
Arianna
il gomitolo e il labirinto
Dove ci sono un labirinto e un filo, c'è Arianna: la figlia di Minosse, re di Creta, che grazie a un gomitolo che si dipana nell'intrico di cunicoli ideato da Dedalo, permette all'amato Teseo di trovare la via d'uscita, dopo avere ucciso il Minotauro, il mostro (il diverso) dalla testa di toro.
E i nostri, di labirinti? Dove portano, cosa nascondono? Nell'incontro proveremo a entrarci, scegliendone la raffigurazione - fra le tante che proporremo - che più ci rispecchia. E per venirne fuori, realizzeremo un nostro gomitolo fatto di fili diversi e anche di parole. Quelle parole, quasi magiche, che abbiamo imparato vivendo e che possono aiutarci a uscire dai nostri dedali interiori.
Vassilissa
la bambola-guida
La fiaba russa Vassilissa la Bella è colma di motivi legati al tessile. È proprio mentre Vassilissa sta filando che la matrigna la costringe a inoltrarsi nel buio della foresta, alla ricerca del fuoco che illumini il "lavoro serotino". È di tessuto la bambolina che la mamma le dona prima di morire, lasciandole una guida e un aiuto formidabili. E, infine, è attraverso la sua straordinaria perizia di tessitrice che Vassilissa conquista il cuore del Re e un regno.
Durante l'incontro creeremo la nostra bambola-guida, quella che anche a noi indicherà le strade da prendere. Lo faremo ispirandoci alla bambole realizzate, nelle tradizioni popolari d'ogni tempo e paese, da donne e bambine con i materiali più svariati. E anche noi, come l'eroina della fiaba potremo dire: È bello vivere con la bambolina!
Trame di vita
primo ciclo marzo maggio 2017
Il gomitolo della vita
La nostra vita, già prima della nascita, è appesa a un filo. Dentro la pancia della mamma siamo in connessione con lei, e quindi con il mondo, attraverso un filo speciale: il cordone ombelicale.
Da lì in poi la nostra esistenza si dipana come un gomitolo fatto di fili differenti per colore e consistenza. Nell'incontro realizzeremo questo prezioso gomitolo che è poi il filo del nostro racconto. Utilizzeremo filati di differenti insieme a strisce di stoffa, cuciti o annodati fra loro. Al nostro gomitolo aggiungeremo un'etichetta un po' speciale che darà conto della sua composizione. Non riporterà tanto 50% lana o 50% acrilico, ma piuttosto gli eventi più significativi della nostra esistenza, raccontati... tessilmente.
Un rammendo che rammenta
Quando un tessuto è logoro o strappato, va rammendato. Parola che deriva dal latino menda e significa riparazione del danno.
Nel nostro incontro avremo a disposizione tessuti già logorati o da strappare, per rappresentare difficoltà, separazioni e cambiamenti impegnativi della nostra vita. Ma stavolta con il rammendo non occulteremo il difetto ma ci ispireremo al kintsugi, arte giappinese che ripara ceramiche rotte con oro liquido, mostrando l'imperfezione e rendendola preziosa.
Anche noi faremo rammendi vistosi, creativi, esagerati. Perchè nella stoffa, come nella vita, le esperienze - tutte! - sono importanti. Perchè rammendare sia sempre un bel rammentare!
I libri tessili raccontano
Con pagine di stoffe diverse, di formati ineguali, i libri tessili raccontano cose belle e importanti.
Lo fanno attraverso la consistenza dei tessuti e dei fili, con colori e fantasie diverse e con la partecipazione speciale di bottoni, ganci, chiusure lampo e spille da balia.
Nell'incontro realizzeremo i nostri testi di stoffa, dedicandoli a Maria Lai, artista unica e fondatrice del genere.
Nei massicci montuosi dell'Africa settentrionale, ogni casa ha il suo telaio rudimentale: due travi di legno sorrette da due aste verticali.
La trave superiore è chiamata la trave del cielo, mentre quella inferiore rappresenta la terra. Queste quattro travicelle simboleggiano l'universo.
Corsi e incontri 2024
Ottobre
sabato 19
domenica 20
ven. 25 - sab. 26 - dom. 27
Novembre
ven. 1 - sab. 2 - dom. 3
sabato 9
Feltro nuno: sciarpa di feltro e seta
sabato 30
Il nostro indirizzo
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